sabato 22 settembre 2007

Viaggio verso lo Yosemite National Park

Ragazzi che viaggio, all'alba delle 16.30 siamo arrivati alla lodge a mezz'ora di strada dal famoso parco!
Non vi dico che viaggio............8 ore di macchina,una palla colossale, stavolta è stata davvero lunga!!!!!!!!!!!!
Per fortuna che almeno un pò sono riuscita a dormire,al Paolino che guidava è andata peggio.
Ma quant'è grande questa America?
Se lo stesso tragitto lo avessimo fatto a casa,avremmo quasi attraversato tutta l'Italia!!!!
E' davvero enorme, e i paesaggi durante il viaggio cambiano in continuazione.
Oggi siamo passati dal deserto, alle praterie, ai campi coltivati a frutta,che lasciatemi aprire una parentesi,chissà dove va a finire,perchè qui non se ne vede,tranne che per quella sciroppata in scatola, ai boschi verdissimi.........
Ora siamo qui tranquilli in albergo e riposiamo, visto che domani ci aspetta la natura selvaggia.
E si perchè qui gli orsi pullulano: il Paolino mi ha già avvisata che se stanotte arriva l'orso e sento il rumore dei vetri infranti è lui che si è buttato dalla finestra per salvarsi!!!!!
Speriamo bene,se il blog finisce qui sapete il motivo.

Las Vegas e Death Valley: una nazione senza mezze misure

Quella che sta per terminare è stata la nostra ultima giornata a Las Vegas e devo dire che non ne sono dispiaciuto. Intendiamoci, sono stato felicissimo di averla potuta visitare, ma è veramente una città che ti rincoglionisce pesantemente. Avete presente tutti i luoghi comuni su questo posto? E' tutto grande, è tutto portato all'eccesso, conta solo chi ha i soldi.... ecc. ecc. Bè, è tutto vero.. e anche di più per assurdo. Appena si arriva qui si è catapultati in una sorta di trottola, o di roulette (per rimanere in tema) nella quale devi girare per forza, voglia si, voglia no. Ed ecco che quando arriva la sera ed esci sulla Strip ti viene da camminare velocemente, come in metropolitana al lunedì mattina. Oppure stai aspettando di attraversare ad un semaforo e vieni circondato da individui malvestiti che ti danno volantini per assistere a spettacoli hard o per prenotare la compagnia di una prostituta. Entri negli alberghi/casinò e ne vieni stordito. Il personale, che in tutti gli altri alberghi del mondo è cordiale e disponibile, qui diventa una scocciatura. Si, perchè anche loro sono messi li apposta per fare pubblicità a qualcos'altro: ti fermano mentre cammini e, con la scusa di offrirti un "regalo gratuito", ti invitano a partecipare ad uno spettacolo (a pagamento, ovviamente). Alle slot vedi seduta la gente più disparata: dal 40enne sfigato in giacca e cravatta alla vecchietta dell'Ace Gentile, che invece di starsene a casa a lavorare di punto croce, si gioca la dentiera, il bypass ed il deambulatore con la speranza di regalarsi degli ultimi anni di vita degni di essere tramandati ai posteri. Las Vegas fa un po' schifo da questo punto di vista. Se hai i soldi sei tutto, altrimenti sei una merda e non servi. Credo che tutti dovrebbero vedere questa città almeno una volta nella vita, perchè ti da "un limite" al quale rapportare tutto il resto. Ci piace il progresso, amiamo guadagnare e spendere? L'estremo al quale si può arrivare è l'assurdità di Las Vegas.
L'altro estremo invece, è la Valle della Morte. Death Valley. E' li che ci siamo diretti oggi. Abbiamo optato per programmare la visita a questo parco in modo da arrivare li verso le 15.00, visto che prima, con il sole a picco, è praticamente impossibile da visitare. E' questo infatti uno dei luoghi più caldi al mondo, con un clima inospitale a qualsiasi forma di vita che non siano scorpioni e serpenti. Lo sapevamo e ne eravamo consapevoli. Ma mai... e dico MAI avremmo potuto immaginare quello che stavamo per vedere. Complice un vento pazzesco, la Death Valley di oggi era più "Deadly" che mai. Immaginate una strada che corre in mezzo ad una valle composta da rocce, sabbia e cespugli secchi. Fuori più di 40°c. Climatizzatore dell'auto spento (come consigliano le guide, per evitare che la macchina soffra troppo le temperature). Tempesta di vento che solleva sabbia ovunque rendendo impossibile vedere a lunga distanza. Mai come oggi abbiamo capito perchè la valle della morte ha questo nome...
Il primo Vista Point che si incontra è il mitico Zabriskye Point, dal quale si ha una prima veduta delle dune di sabbia e sale che ricoprono buona parte della valle. Oggi ha Zabriskye c'era un vento tale ragazzi... Provate a pensare alla volta che avete sentito il vento più forte... Vi assicuro che oggi soffiava di più!!! Una bufera che rendeva precario persino l'equilibrio. Mai provata una sensazione simile.
Proseguendo poi in auto, siamo arrivati (in mezzo ad una tempesta di sabbia) fino al punto chiamato Sand Dunes, che, come dice il nome stesso, ha come sfondo delle vere e proprie dune di sabbia in stile deserto del Sahara.
A questo punto, visto il caldo, l'orario e le condizioni atmosferiche avverse, abbiamo optato per girare l'auto e tornare verso Las Vegas, non senza prima aver fatto una deviazione verso Dante's View, il punto più altro della valle, situato in cima ad un picco e dal quale è possibile avere una splendida vista su tutta la valle. Anche qui il vento soffiava forte. Talmente forte che il cappellino dell'Arianna è volato via, giù nella valle... E li vi rimarrà, o chissà dove verrà portato da quelle raffiche potentissime... Povera Arianna, per una volta che aveva trovato un cappellino che le stava bene!
Comunque penso che, cappellino perso a parte, la visita di oggi alla Death Valley sarà una delle esperienze che ricorderemo più a lungo di questo viaggio.
Domani mattina presto si parte, destinazione Yosemite National Park. Dopo tutti questi alberghi, casino e casinò, un po' di verde e di natura è quello che ci vuole.
Ah, Las Vegas.... Chissà cosa ci rimarrà di questa città col passare del tempo... I bellissimi interni del Venetian, la spettacolarità di ogni suo luogo, la maestosità delle opere dell'uomo o... un gran senso di vuoto?

Solo il tempo potrà dircelo.

martedì 18 settembre 2007

Welcome to fabulous Las Vegas

Eccoci qua,volete sapere com'è Las Vegas,dunque...........
Il primo aggettivo che mi viene in mente è psichedelica,luci ovunque rumori delle slot,gente ovunque insomma un vero casino!!!!!!
Secondo aggettivo eccessiva,alberghi giganti, ognuno con le sue ambientazioni,noi abbiamo visitato per ora ovviamente l'Excalibur dove tra l'altro soggiorniamo, il Luxor,che mi è piaciuto molto, il tropicana,il New York New York che per ora rimane il più bello, il Mandala Bay che è uno dei più cari e il Mgm, che ho trovato proprio brutto.
Il motivo sono quei poveri leoni chiusi in un acquario di pochi metri quadri,completamente anarcotizzati che sembrano morti e tutti sotto a fargli le foto,mi hanno fatto davvero una tristezza,per non parlare del finto ruggito che è al limite del trash!!!!!
Stasera andremo verso metà Strip a vedere il Bellagio,il Venetian, il Caesar, il Treasure Island e il Mirage.
Qui è tutto portato all'eccesso, ci sono dei centri commerciali giganti dove trovi davvero di tutto, è un posto sicuramente da vedere ma oserei dire anche da evitare!!!!
Per una persona che come me non ama il lusso e gli estremi direi che 3 giorni qui sono anche troppi.
E' una città che dopo un pò personalmente stufa,troppo pacchiana e frenetica.
Domani infatti abbiamo deciso di andare alla Death Valley con calma, e poi rientare per l'ultima sera nella magica città del lusso.
A domani con l'aggiornamento sugli hotels,sicuramente lo spettacolo più bello della serata saranno i giochi d'acqua delle fontane del Bellagio.

Anti iella!!!!!!

Apro un altra piccola breve parentesi!!!
Ora che tutto è passato posso scriverlo,prima per evitare panico generale ai parenti a casa ho deciso di non dirlo.
Arrivati a L.A. quelle che il giorno del matrimonio sembravano delle punture di zanzara in realtà non erano che l'inizio di uno sfogo sulla pelle che mi è venuto a causa dello stress accumulato in quel periodo.
Così passati i primi 2 giorni di cacca,il Paolino mi ha portato a forza da un dottore in pieno Hollywood Boulevard.
La cura è stata una settimana di antibiotico, ma ora sto bene.
Non è finita: dai disguidi con la macchina alla carta smagnetizzata agli alberghi che ci hanno prelevato cauzioni su cauzioni fino quasi a prosciugare al disponibilità residua,facendoci restare al verde senza nemmeno aver comprato niente!
Quindi ora che è tutto a posto,la carta di credito, con non poca fatica è stata ricaricata,se permettete facciamo gli scongiuri del caso e andiamo a spendere tutto quello che finora ci siamo negati,e molto probabilmente Las Vegas è la città giusta per farlo!!!!!!!

Grazie...

Un messaggio veloce: volevamo ringraziare i nostri amici e i nostri genitori per il bellissimo matrimonio che ci avete fatto trascorrere! Oggi abbiamo ricevuto questa foto, che ci ritrae in compagnia degli amici più cari.

Siamo orgogliosi di avervi accanto! Vi vogliamo bene!!!! A presto...

In viaggio da Kayenta verso Las Vegas

Ed eccoci in viaggio verso Las Vegas......
Stamattina sveglia alle 6.30, colazione a via verso l'ignoto!
6 ore di viaggio per arrivare alla città del lusso.
Un viaggio che sembrava infinito che invece si è rivelato una miniera di belle sorprese!
La prima è stata quella di dover entrare in un parco nazionale per raggiungere Las Vegas nel minor tempo possibile,lo Zion Park.
Un' immensa distesa di rocce levigate con tantissime sfumature di colore diverse,peccato che per questioni di tempo non siamo riusciti a visitarlo tutto,perchè c'erano sulla guida delle cascate che mi è proprio spiaciuto non vedere!
All'uscita del parco abbiamo trovato un posticino dove rifocillarci.
Finalmente dopo una settimana di permanenza negli usa mi sono mangiata la pizza,anche buona devo dire!
Paolino ha optato per un burrito anche quello molto buono.
Dopo i complimenti allo chef e una foto di rito davanti all'insegna del locale siamo ripartiti!
Ma ecco dietro l'angolo l'imprevisto..........
Sul cruscotto della macchina si accende una spia,non dico per educazione l'espressione usata da Paolino quando l'ha vista, così alla prima stazione di servizio ci siamo fermati,per fortuna era solo un indicatore che ricordava il tagliando da fare.
Ovviamente visto che la macchina non è nostra dopo una controllatina all'olio e al liquido di raffreddamento siamo ripartiti tranquilli.
Ancora un'oretta di macchina ed eccoci in lontananza già si vede la torre dello Stratosphere,poi le montagne russe del New York New York, e poi ancora la piramide del Luxor.........
Inizia lo spettacolo il navigatore ci porta dritti all'Excalibur l'hotel fatto a forma di castello,bellissimo,enorme.........
Fatto il check in ci guardiano in giro,slot slot slot..........e ancora luci,persone di tutte le età,personale dell'hotel che ti offre mille gadget, insomma un gran casino.
Ora siamo in camera,riposiamo un pò e poi si scende sulla Strip per cercare di renderci conto in che mondo siamo capitati oggi.
A presto

domenica 16 settembre 2007

Monument Valley

Questa mattina, con mio grande rammarico, partenza dal Grand Canyon, destinazione Monument Valley!!!!!
Ebbene si perchè sarei rimasta lì ancora qualche giorno,per vederlo meglio e scendere fino al fiume Colorado,ma pazienza :-)
Viaggio tranquillo di 3 orette buone,nel quale abbiamo visto ancora la spaccatura del Canyon da est in un'area esterna al parco!!!!!
Poi sempre più caldo e terra rossa,rocce dalle forme più svariate hanno fatto da contorno al nostro arrivo a Kayenta,una cittadina a circa un'ora di strada dalla Monument.
Qui gli abitanti sono tutti indiani Navajo e questa terra viene definita Navajo Nation,a testimonianza del fatto che gli Stati Uniti sono una nazione al di fuori di questi confini.
Qui siamo andati a mangiare in un tipico ristorante indiano,dove tra l'altro abbiamo mangiato molto bene,daltronde la cucina del posto va assaggiata,no?
Dopo pranzo ci siamo diretti alla Monument Valley,entrata al parco 5 dollari a testa,pochissimo pensavamo noi,ma una volta arrivati a destinazione abbiamo capito la fregatura.
Per visitare tutti i view points ci sono due alternative: o avere un pick up, oppure pagare la bellezza di 55 dollari a testa per un giro di nemmeno 2 ore sugli shuttle del parco.
Infatti la strada che costeggia le formazioni rocciose è alquanto sterrata, polverosa e sconnessa.
Noi abbiamo optato per goderci lo spettacolo dal visitors center,dove tra l'altro si riesce a vedere benissimo tutto quanto e gratis per giunta.
Una vista spettacolare, una distesa di rocce dalle mille forme, tutte di un rosso intenso,soprattutto quando il sole gli splende sopra.
Peccato che oggi c'erano molte nuvole e un vento fortissimo, noi abbiamo trovato un punto strategico con tanto di dedica dove ammirare lo spettacolo naturale!!!!!!!!
Cosa dire una volta visto il Canyon tutto sembra riduttivo anche una valle così bella.
Inutile dire che le rocce più belle sono quelle che tutti abbiamo visto nelle cartoline o nei depliant turistici,le Mittens, le tre rocce che a mala pena entrano tutte e tre assieme nell'obiettivo della macchina fotografica.
Ora alla bellezza delle 17.00 siamo tranquilli in albergo e riposiamo un pò,visto che domani ci aspetta il lungo viaggio verso la città del lusso e dell'eccesso,ebbene si stiamo arrivando Las Vegas!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non vedo l'ora,è sicuramente il posto che mi incuriosisce di più,voglio vedere fin dove possono arrivare gli americani.
Vi terremo informati.